Come inserire i solleciti nel rendiconto se non li paga volontariamente il condomino?
Uno dei punti più controversi riguardanti le spese condominiali sono i solleciti di pagamento. Come devono essere inseriti nel rendiconto qualora il singolo condomino non li pagasse di sua spontanea volontà? Come spesa collettiva per l’intero condominio o come costo individuale? Per dirimere la questione è arrivata in soccorso la sentenza della Corte di Cassazione n. 18503, depositata in cancelleria il 4 settembre 2020, in base alla quale il criterio da utilizzare è il seguente: se durante il giudizio di merito viene dimostrato l’effettivo legame con il singolo condomino, la spesa deve essere imputata come individuale.
In altri termini: gli oneri che riguardano spese effettuate dall’amministratore per meri fini individuali (ad esempio chiarimenti e solleciti) sono a carico del singolo condomino.
Un esempio chiarificatore: se l’amministratore di condominio scrive e invia personalmente una lettera a un condomino per sollecitare il pagamento di una rata, le spese postali sono a carico del condomino stesso. Principio che non si applica qualora invece l’amministratore facesse scrivere la lettera a un avvocato.
Scegli anche tu un’assistenza qualificata e professionale: rivolgiti al team di avvocati dello studio legale Groppo. Mettiti in contatto con noi: sapremo fornirti tutte le informazioni che desideri.